Rivederti
I tuoi occhi nei miei,
lo stomaco chiuso, immobile,
blocco il respiro per sentirti mio,
solo un poco ancora,
solo un po' più in fondo,
a colpire l'animo, il pensiero,
prima di correre ancora,
scappare e sfuggire,
lontano dai nostri sguardi, dalle mie mani,
dal sogno svanito di donarti un futuro,
dalle boccacce che sanno di complicità,
innocenza ed esperienza insieme,
bimbi dispettosi e profondamente uniti.
Che mai sarebbe stato?
Cadere nel tuo abbraccio,
e sconvolgere i pensieri,
prima che il cinismo
trasformasse le lacrime in cristalli.
Scopro di avere ancora bisogni,
sapere che da sola non mi basto
fa paura nel brivido della scoperta,
e voglio comunque lottare,
rialzarmi e usare queste mie gambe.
Sorrido pensandoti:
mi sei ancora dentro,
sei in me, nei miei pochi anni,
nelle mie lotte e nei miei pensieri.
Non ho più forze per giocare
scommettere su me stessa,
e tu credi in me senza soste,
senza dubbi o questioni,
sprone dolce come i sorrisi
scoperti di sfuggita di sottecchi,
come quegli abbracci
che ti colmano da dentro,
solletico di due bimbi sui fianchi
dimentichi da anni del tempo che fugge.
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento