domenica 21 settembre 2008

l'omino del tempo 3

Eccolo laggiù, in fondo in fondo.
Stavolta sono uscita apposta per lui, vestita da casa, così come sono, ma dovevo vederlo.
Accidenti! non lo vedo più. Dannato lampione che si spegne e riaccende nei momenti meno opportuni...

Starà arrivando, conto i minuti. Di solito è puntualissimo: sarà per questo che "omino del tempo" pare gli calzi a pennello. Però, cammina lento l'omino.
E poi oggi sono pure scesa giù, stavolta ci squadriamo da vicino, sempre che ci si veda, ovvio.
Si è riacceso il lampione, alleluja!

Potevo portarmi una sigaretta, almeno non avrebbe capito che son qui per lui. E ora? Ti pare normale una ragazza che scende da camera sua, dalla scrivania dove studia solo per squadrarsi con 'sto tipo qui?
A quest'ora poi... e con l'esame domani.
E che penserà lui? Magari crede che son pazza. Beh, tanto normale non è neppure lui a girare da solo per strada. A quell'età poi.
Almeno io sono a casa mia.

Fuori. Al freddo. In giardino. Ma a casa mia.

Qualcosa di freddo mi sta toccando la mano, non capisco cosa. Sobbalzo e retraggo la mano. Di nuovo buio, non si vede nulla, dannato lampione!
Mi spaventa questa situazione.
Allungo la mano pian piano. Uno sbuffo. E' il cane.
Ma si può? Passati i vent'anni aver fifa così? Per cosa poi? Per un po' di buio ed un vecchietto, che peraltro sono io a voler conoscere.
Mah, mi abbasso a coccolare il cane, almeno così mi scaldo un poco le mani.
Ha il pelo ritto, la coda bassa, gli occhi vigili: non vuole coccole, è come se fosse preoccupata.
Sarà che non capisce perchè sto qui.
Sapessi io, cara mia....

E' arrivato.
Si ferma.
Mi alzo, lo guardo.
Mi squadra.
Sorrido, non so far altro.
Il cane ringhia.
Lui non bada nè a me nè al cane, semplicemente ha lo sguardo su di noi ma è come se vedesse oltre.

G: "Buonasera". Sarà anche un saluto timido e scontato, ma in fondo io sono a casa mia.
Territorio mio.

OdT: "Buonasera" risponde. E' cortese ed educato. E' in strada, la sua strada.
Territorio suo.

Continuiamo a controllarci, lo sguardo quasi di sfida.
Il mio ormai è un ghigno teso.
Un sorriso sicuro il suo.

OdT: "Lei non dorme?" Sfacciato! Non dormo no! Studio, non l'hai visto? E poi non sono mica affari tuoi! Inizia a starmi meno simpatico.

G: "Nemmeno Lei" Stavolta ho il coraggio di rispondergli. Inizio a sentire pure più caldo.

OdT: "Già, già" mi fa meditabondo.

Ha gli occhi scuri mentre mi guarda: non sono neri, sono scuri, infiniti come la notte. Fanno paura occhi grandi così scuri. Sarà che il cane ringhia ancora.

G: "Torno sù, arrivederci". Non ho motivo per rimanere un minuto di più a scrutarti e rabbrividire.

OdT: "Andiamo a dormire, forse è meglio". Lla voce, profonda, calma e bonaria.
Ma andiamo a dormire chi? Io oppure tu? Ma ti pare modo? 5 minuti per una frase e non farti capire un accidenti?

G: "Arrivederci, buonanotte" Vai a dormire, va', che è meglio. Diablo! Ha lo sguardo torvo: mi sa che m'ha letto nel pensiero questo. O sarò stata acida, come al solito.

OdT: "Buonanotte per entrambi, fanciulla"
Eh? Buonanotte per chi? E fanciulla poi? A me?!? Ma se manco mi conosci!
Cortese sì, ma un pelino impiccione.

A domani canuto omino del tempo. Impiccione.

2 commenti:

q ha detto...

me piace la Robba che scrivi.... ti consiglio di riunire tutto e partecipare al concorsino di pescantina indetto dalla associazione nero su bianco.....
primo premio 400 euro secondo 300 e terzo 200... partecipazione gratuita e cavoli vari......

q ha detto...

se vuoi ci penso io.... pero' al massimo ti correggo gli errori di battitura... il resto no se no non e' piu' Robba tua:D