domenica 23 maggio 2010

Ira di Giove

riccio nel freddo cinismo
incastrata in una scorza non mia,
biascico lettere alla rinfusa
insensibile al mondo
che pur m'avvolge,
so ancora goder la forza d'una tempesta?
so cogliere l'energico bagliore d'un lampo?
mi par d'essere cieca ai luoghi,
mentre il tempo mi scorre intorno,
la vita m'attraversa senza lasciar segno.

1 commento:

giovanna ha detto...

Ciao Giulia, non sapevo avessi un blog di racconti e poesie.
Ho fatto un giro e scrivi molto bene, pero' devi essere molto malinconica o almeno cosi si evince da quello che scrivi, e mi dispiace.
Spero di sbagliarmi e che in realta' tu sia una persona allegra e solare.
Un abbraccio e ancora grazie!!!!
Gio'